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Lectio divina Trasfigurazione del Signore 2023

LETTURA - COMMENTO - VITA
Unità Pastorale Madonna della Salute
Goito 6 agosto 20203– Trasfigurazione del Signore

Chiamati a vedere il Signore
Dn 7,9-10.13-14; Sal. 96; Rm 8, 35. 37-39; Mt 17,1-9 (Anno A).

Lettura
Gesù sta compiendo il suo ministero in Galilea. Egli predica e guarisce, chiama i discepoli a seguirlo e sorgono i primi contrasti con gli avversari. Dopo aver scelto i dodici tra i discepoli, li manda in missione. A loro un giorno chiede di dire un parere sul pensiero delle folle su di lui; anch'essi sono invitati ad esprimersi al riguardo. Pietro, a nome di tutti, dichiara la loro fede; questa però è subito messa in difficoltà dal primo annuncio della passione e dalla dichiarazione sulla necessità per il discepolo di portare la croce dietro a Gesù. Qui si colloca la pericope detta della Trasfigurazione.

Mt 17, 1-9
1Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. 2E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. 3Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. 4Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: "Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia". 5Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: "Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo". 6All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. 7Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: "Alzatevi e non temete". 8Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. 9Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: "Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti".

Commento
l racconto inizia presentando Gesù che, prendendo "con sé Pietro, Giovanni e Giacomo", sale "su un alto monte". Nel mondo antico, l'immagine del monte era abituale per richiamare un luogo dove s'incontrava la divinità, perché lì Dio aveva la sua dimora. Di conseguenza sottolineare il riferimento al monte, come luogo della manifestazione di Dio e della comunione con Lui, rimanda all'esperienza caratteristica di ogni civiltà: la preghiera. Mentre Gesù prega il suo volto si trasforma "e le sue vesti divennero candide come la luce", in quanto simbolo della persona divina. L'evangelista Matteo è particolarmente interessato al colloquio tra Gesù ed i due uomini, identificati poi con Mosé ed Elia. Essi diventano espressione dell'antica alleanza, che Gesù è venuto a portare a compimento. Mosè rappresenta la "Torà-Legge" ed Elia rimanda a tutti i profeti. A questa scena così intensa, in quanto manifestazione della gloria di Cristo, incastonata nella storia della salvezza, fa da contrasto la non comprensione dei discepoli, che assistono al fatto. Pietro, con le parole rivolte a Gesù, occupa la parte centrale del racconto. Egli propone di costruire tre tende, e l'idea è sicuramente inadeguata al momento. Gesù, infatti, non può essere assimilato ai due mediatori dell'antica alleanza. Quanto i discepoli non riescono a raggiungere con le proprie forze la comprensione dell'evento, è possibile sperarlo dall'opera di Dio e dalla sua rivelazione attraverso Gesù. A questo punto avviene un nuovo evento: "una nube luminosa che li coprì con la sua ombra". La nube è sempre segno della presenza di Dio, sia nell'Antico Testamento come nel Nuovo. E dalla nube esce la parola autorevole del Padre che rivela la vera identità di Gesù: "Questi è il figlio mio, l'amato". La presenza di Dio sul monte e la sua parola, spingono i discepoli a fidarsi di Gesù Cristo e a credere ai suoi insegnamenti: "ascoltatelo". Alla fine resta solo Gesù con i discepoli, perché solo lui è l'unico e definitivo rivelatore del Padre.
La trasfigurazione di Gesù è per i discepoli occasione di conoscere la vera identità di Gesù. È un'esperienza che avviene nella preghiera. Ed è Gesù che li aiuta ad entrare nel mistero della rivelazione antica e nuova, e li mette decisamente sulla strada del discepolato che li porta a superare la distanza che li separa dal mistero di Dio. Dio che si rivela è realmente accolto dai discepoli quando diventano capaci di ascoltare e recepire fino in fondo gli insegnamenti di Gesù, che culminano nel portare la croce con lui. Chi nella preghiera crede e ascolta, facendo della croce la regola della vita, cammina con Cristo verso la gloria della Pasqua eterna.

Legami fra le letture
La Trasfigurazione del Signore invita a riflettere sul tema della visione di Dio. Tutti un giorno vedremo Dio, per mezzo di Gesù Cristo. Il profeta Daniele, attraverso immagini prese dal linguaggio apocalittico, cerca di descrivere l'esperienza da lui fatta: "il suo trono era come vampe di fuoco... mille migliaia lo servivano e diecimila miriadi lo assistevano". Colui che è "simile ad un figlio d'uomo", che ha ricevuto "potere, gloria e regno" è Gesù Cristo. La profezia di Daniele si realizza sul Tabor, con la trasfigurazione, e si compirà definitivamente a Gerusalemme con la sua esaltazione gloriosa, dopo avere attraversato il buio della passione e della morte. Pietro afferma di aver conosciuto, udito e sperimentato Gesù Cristo e dichiara di non aver seguito favole, ma la salvezza di Dio. Per questo, attraverso la sua testimonianza, tutti sono invitati a volgere l'attenzione a Gesù Cristo, "lampada che brilla in un luogo oscuro" fino a quando "la stella del mattino", Gesù Cristo, illuminerà per sempre il cuore di ogni donna e di ogni uomo.
Dn 7,9-10.13-14; Sal 96; 2 Pt 1,16-19; Mt 17,1-9

La vita
(per continuare il lavoro nella riflessione personale)
Cerchiamo ora di interagire col testo del vangelo e chiediamoci :
- Quale parte del vangelo letto (in tutta la sua ampiezza) e commentato mi ha colpito di più e perché?
- Che cosa devo cambiare nella mia vita personale per essere in sintonia con quanto il vangelo ci comunica? Individuare almeno un punto su cui lavorare.
- Nella mia vita sociale (famiglia, lavoro, relazioni, parrocchia) c'è un contributo che io posso dare, per diffondere il vangelo o per realizzarlo, che mi è stato ispirato dal vangelo letto e meditato?
(scegliere un impegno da vivere nella settimana)

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