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Pasqua 2023: Omelia di don Marco Mani

Pasqua 2023 – Goito

La parola PASQUA significa: Dio che passa, il passaggio del popolo dalla schiavitù alla libertà, Gesù che soffre (il verbo greco paschein significa soffrire, patire), passaggio di Cristo al Padre.
La Pasqua che celebriamo ogni anno è prima di tutto memoria di un evento storico, di un fatto accaduto ben preciso: il processo a Gesù di Nazaret da parte delle autorità giudaiche e romane che si conclude con la sua condanna a morte, la sua tortura, la sua uccisione e qualche giorno dopo la morte il ricordo storico dell'incontro di Gesù vivo con i suoi discepoli.
La Pasqua è anche il ricordo di un vento misterioso che viene proclamato e gridato (secondo il vangelo): Gesù Nazareno "è risorto dai morti!". È un vento che fa parte del mistero di Dio e che non è descritto, raccontato ed è solo proclamato. È il mistero di Dio presente nel mistero del Figlio e nel mistero dello Spirito Santo. Di questo evento misterioso e trascendente vengono però indicati dei segni che sono stati lasciati: il terremoto, la luce sfolgorante, la parola degli angeli. Con questo segni non si vuole terrificare il lettore ma annunciare il mistero grandioso di Dio che irrompe nella storia, si fa presente, diventa percepibile. Tutto questo viene rivissuto nella celebrazione pasquale
La luce di Cristo cantata e che risplende nella notte, abbraccia tutta la storia. Dall'inizio fino ad oggi la e luce di Cristo è entrata nel mondo ed illumina anche noi personalmente e comunitariamente. Questo significa che Cristo non ci abbandonerà mai e la sua potenza divina presente in tutti noi, dal giorno del nostro battesimo, è un seme che sprigionerà tutta la sua forza di salvezza e di eternità. La risurrezione di Gesù non è soltanto un evento suo ma riguarda il cosmo, il mondo, l'umanità e ciascuno di noi. Il corpo di Gesù risorto racchiude in sé come un germe che sboccerà e rinnoverà tutta la creazione, tutta l'umanità, tutta la chiesa e ciascuno di noi. Questa eternità è già presente in noi perché già facciamo parte della vita immortale di Gesù. Con la risurrezione di Cristo l'eternità è entrata nella storia e la storia è entrata nell'eternità! Cristo è veramente risorto e anche noi siamo risorti con lui e lo saremo non solo alla fine della nostra vita, ma già adesso. Questo è il senso della luce che viene esaltata nella Pasqua. L'acqua ed il fuoco rimandano al battesimo che ci ha uniti a Cristo nel lavacro di rigenerazione e nella purificazione dello Spirto per essere partecipi della sua risurrezione.
Ma tutto questo come tocca concretamente la nostra vita?
1. Non dobbiamo mai sentirci soli perché Gesù è sempre con noi.
2. Siamo chiamati a continuare l'opera di trasformazione del creato iniziato dal Risorto con il nostro impegno per il rispetto e la sua salvaguardia.
3. Non possiamo disinteressarci di chi nel mondo soffre, è povero, è emarginato, è scartato, è messo da parte, perché fino a quando esistono queste realtà anche noi non siamo pienamente risorti.
4. La comunità cristiana è il luogo nel quale vive il Risorto e noi abbiamo questa responsabilità di testimoniarlo e di donarlo a tutti. Per questo dobbiamo annuncialo a tutti.
5. La nostra testimonianza deve essere soprattutto con la nostra vita.

Se intraprendiamo un cammino su queste strade allora abbiamo fatto Pasqua, allora siamo discepoli del Signore altrimenti è tutto folclore, tradizione e vuoto. Il Risorto ci aiuti a fare veramente la sua Pasqua.

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