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Lectio divina II domenica T.O. - A

LETTURA COMMENTO VITA
UNITÀ PASTORALE MADONNA DELLA SALUTE
15 gennaio 2023 – II Domenica del T. O.

Gesù libera il mondo dal peccato
Is 49,3.5-6 – Sal 39 - 1 Cor 1,1-3 – Gv 1,29-34

Lettura
Dopo il prologo (Gv 1,1-18), che la liturgia ci ha proposto nella celebrazione di Natale e della seconda domenica dopo Natale, il vangelo di Giovanni riporta la testimonianza del Battista. Costui, di fronte agli inviati dei sacerdoti e dei leviti, presenta la sua identità e la sua missione (Gv 1,19-28). Quando poi vede Gesù avvicinarsi, egli parla del Messia. È questo il contenuto del passo della domenica odierna.

Giovanni 1,29-34
29 Il giorno dopo, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: "Ecco l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! 30 Egli è colui del quale ho detto: "Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me". 31 Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell'acqua, perché egli fosse manifestato a Israele". 32 Giovanni testimoniò dicendo: "Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. 33 Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell'acqua mi disse: "Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo". 34 E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio".

Commento
La pericope liturgica può essere divisa in due parti. Nella prima (vv. 29-31) Giovanni Battista presenta Gesù «agnello di Dio» che era prima di lui. Nella seconda (vv. 32-34) il profeta del deserto dichiara la stretta relazione esistente tra Gesù e lo Spirito Santo. Analizziamo meglio le due parti. Vedendo Gesù che viene verso di lui il Battista dichiara: "Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!". L'immagine dell'agnello rimanda ai molti contesti biblici nei quali ricorre l'agnello: i sacrifici al tempio, l'agnello pasquale, il servo del Signore, che come agnello è condannato a morte violenta ed ingiusta. Tutte queste sono però metafore e nessuna di esse è collegata direttamente al perdono dei peccati. Per capire bene l'immagine dell'«agnello di Dio» occorre rifarsi all'agnello di cui si parla nel dialogo tra Abramo ed il figlio Isacco, quando stanno salendo sul monte del sacrificio (Gn 22). Alla domanda del figlio: "dov'è l'agnello per l'olocausto?", Abramo risponde: "Dio stesso provvederà l'agnello per l'olocausto, figlio mio". Sullo sfondo di questa immagine del sacrificio di Isacco si comprende il senso delle parole del Battista. Gesù è l'agnello, che Dio ha inviato per essere immolato al posto di tutta l'umanità e per togliere definitivamente il peccato del mondo. È evidente a questo punto il rimando diretto alla passione - morte - resurrezione del Signore. Giovanni Batista completa la sua testimonianza su Gesù dicendo che dopo di lui viene uno più grande, perché esiste da prima, e tutto il suo ministero, caratterizzato dal battesimo con acqua, serve a far conoscere Gesù a Israele. La seconda parte della pericope ruota attorno alla visione della discesa e della permanenza dello Spirito su Gesù. È lo Spirito che fa conoscere al Battista Gesù, il figlio di Dio, ed è attraverso lo Spirito che Gesù dona il nuovo battesimo. Infatti col dono dello Spirito Santo, dato ai discepoli la sera di Pasqua (Gv 20,22-23), essi partecipano alla sua morte e resurrezione, ricevendo la remissione dei peccati.

All'inizio del ministero di Gesù, attraverso la testimonianza del Battista, l'evangelista delinea la finalità della venuta del Signore. Il figlio di Dio viene nella storia per liberare l'umanità dal peccato e per rendere tutti figli di Dio. Questo dono può essere riconosciuto ed accolto nella misura in cui ci si lascia guidare dallo Spirito Santo. È poi lo Spirito che spinge a rendere testimonianza a Gesù Cristo dappertutto.

La vita
Cerchiamo ora di interagire col testo del vangelo e chiediamoci:
- Quale parte del vangelo letto e commentato mi ha colpito di più e perché?
- Che cosa devo cambiare nella mia vita personale per essere in sintonia con quanto il vangelo ci comunica?
- Nella mia vita sociale (famiglia, lavoro, relazioni, parrocchia) c'è un contributo che io posso dare, per diffondere il vangelo, che mi è ispirato dal vangelo letto e meditato?
(scegliere un impegno da vivere nella settimana)

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