Documenti dai gruppi

Relazione gruppo verde

Gruppo Verde - CPPU "Madonna della Salute"
26 maggio 2021

Presenti: DON ALESSANDRO FRANZONI, SUOR ANNAMARIA, DANIELA MALGARINI, ELENA SAI, LUCIANO CERINI, ALBERTO VARINI, MARTINA VILLAGROSSI.

Daniela, nominata dal Priore moderatrice del gruppo, introduce l'incontro con una preghiera e invita i presenti ad avanzare proposte concrete per ognuno dei tre punti relativi al servizio catechistico delle nostre parrocchie.

1- In merito alla catechesi intesa come incontro con Gesù, prende la parola suor Annamaria, che sottolinea con amarezza come la condizione di pandemia abbia impedito ai bambini di incontrarsi e riflettere sul Vangelo della domenica prima della S. Messa festiva. Aggiunge che l'itinerario Sotto l'albero, dal taglio psicologico, non si sofferma in modo esaustivo sulla Parola di Dio. Si è sperimentato perciò lo sviluppo delle parabole evangeliche e proposta una sorta di catechismo itinerante come nuovo modo di "ascoltare" la Parola oggi e coinvolgere i bambini.
Elena approva questo modo di fare catechismo, per il quale tuttavia servono corsi di formazione. Forse per molti bambini e ragazzi il catechismo rappresenta l'unica occasione per conoscere e amare Gesù. I catechisti perciò non devono improvvisare, ma essere affascinanti e corretti nel modo di trasmettere la Verità, educare e far crescere le persone che vengono loro affidate.
Don Alessandro aggiunge che è necessario, ma non scontato, che i catechisti conoscano il Vangelo affinchè i bambini possano innamorarsi della Parola di Dio. Sarebbe sufficiente seguire l'anno liturgico per ritrovarci tutto il mistero di Cristo. Da qui nasce la proposta per un anno e in forma sperimentale dei cartoni animati per i più piccoli e della rappresentazione di scenette per i più grandi, facendo leva sul gruppo famiglie che, come sta accadendo a Cerlongo, aiuta a crescere e migliorare come genitori nel compito educativo e condividere momenti di festa e di preghiera.

2- Sul servizio catechistico inteso come attenzione alla persona, Martina sottolinea quanto sia importante partire dai problemi e dalle domande delle persone, più ancora che dai dogmi. Forse è questo il motivo per cui non riusciamo a coinvolgere i genitori. Riconosce tuttavia l'efficacia del gruppo famiglie che negli anni è riuscito ad avvicinare altre persone anche attraverso attività pratiche.
Don Alessandro pensa che sia necessario prendere sul serio le domande e i desideri dei bambini quale metodo catechetico. Alberto aggiunge che il catechismo della chiesa cattolica è utilissimo per trovare risposte alle nostre domande e propone di regalarlo ai catechisti.
Suor Annamaria è certa che l'approccio corretto sia quello di incontrare bambini e adulti nelle famiglie in cui vivono poichè relazione e confidenza sono già di per sè una testimonianza di fede. Gesù stesso viveva di relazioni e la Chiesa non cresce per proselitisimo, ma per relazione.

3- Per quanto riguarda infine la liturgia e la carità come momenti importanti della vita comunitaria, Martina pensa che l'ideale per unire Vangelo, servizio, impegno sociale, ... sia quello scout.
Alberto insiste sull'importanza di attività caritative come Anffas, Villa Maddalena, mensa Caritas e propone che ogni classe del catechismo possa avviare un'opera caritativa come avviene a Cerlongo, dove la raccolta dei viveri è capillare. Certo è possibile fare dei servizi anche in grandi realtà e associazioni, ma essi rischierebbero di essere delle esperienze occasionali, mentre proposte elaborate nella propria frazione permettono di rendere tali esperienze abituali e non sporadiche. Alberto suggerisce inoltre che a livello liturgico si potrebbe spiegare la messa per poterla vivere pienamente.
Suor Annamaria sottolinea l'importanza delle catechiste quale tramite importante affinché le famiglie vivano la liturgia. Se l'individualismo è imperante, la nostra missione rimane comunque l'apertura, consapevoli tuttavia che l'Altro potrebbe essere anche libero di rifiutare il Vangelo. Proprio la parrocchia è il luogo dove tutto questo può avvenire, perché ambiente vicino e fraterno.

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