Avvento e Natale

Lectio divina II domenica d'Avvento

LETTURA - COMMENTO - VITA
Unità Pastorale Madonna della Salute
Goito 29 novembre 2020 – II Domenica di Avvento anno B

Viene il più forte di tutti

Isaia 40, 1-5.9-11 • Salmo 84 • 2 Pietro 3, 8-14 • Marco 1, 1-8

Lettura
La seconda domenica d'Avvento porta a leggere l'inizio del vangelo di Marco. L'apertura di un'opera è sempre molto importante, perché dà l'orientamento a tutta la composizione nel suo insieme. Di conseguenza la comprensione adeguata dei primi versetti, aiuta ad entrare correttamente all'interno di tutto il vangelo. Marco ha un inizio originale, diverso dagli altri evangelisti che premettono o racconti dell'infanzia di Gesù (Matteo e Luca) o un "prologo" (Giovanni). Vediamo da vicino il testo di Marco.

Marco 1,1-8
1 Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.
2 Come sta scritto nel profeta Isaia:
Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via.
3 Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri.
4Vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. 5 Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. 6 Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. 7 E proclamava: "Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. 8 Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo".

Commento
Il brano si apre con il titolo dell'opera: "vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio". Il lettore si rende conto subito che inizia l'annuncio, cioè la buona notizia riguardante Gesù Cristo, l'uomo di Galilea morto e risorto. Così si comprende che il racconto non è un semplice ricordo storico, ma un annuncio che interpella personalmente i lettori. Costoro non possono restare indifferenti e sono chiamati a prendere posizione decisa riguardo a Gesù Cristo. Egli infatti è il Figlio di Dio. Così lo proclama la fede di Pietro a Cesarea di Filippo (Mc 8, 27-33) e del centurione ai piedi della croce (Mc 15, 39). La citazione composita di Isaia, che segue il titolo, ha lo scopo di indicare che le scritture hanno preparato da sempre questo momento. Ora infatti è arrivato il tempo di preparare "la via del Signore", perché egli è in mezzo al suo popolo. Il ministero di Giovanni Battista ed il suo modo di vivere rimandano alla venuta di un altro personaggio, più forte di lui nella lotta contro il male e capace di vincerlo definitivamente. Davanti a costui Giovanni non si ritiene degno nemmeno di compiere il servizio proprio dello schiavo: chinarsi e sciogliere i sandali al suo ritorno in casa. Il testo si chiude presentando il battesimo di Giovanni e quello di Gesù. Il ministero del Battista, che ha preparato la venuta del Signore, ha avuto nel battesimo con acqua il suo momento culminate, come segno di conversione. Ora l'opera va completata col dono dello Spirito Santo, dato da Gesù a coloro che lo seguono ricevendo il suo battesimo.

L'inizio del vangelo di Marco presenta da subito le coordinate della sua opera. Il lettore è invitato ad incontrarsi personalmente ed efficacemente con Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Questa esperienza si realizza soltanto nella misura in cui si è guidati dalle Scritture, si intraprende un serio cammino di conversione e si riceve il dono dello Spirito Santo, dato da Gesù, e si è guidati da lui.

Collegamento fra le letture
Il Signore vuole incontrare ciascuno di persona. L'evento non si improvvisa ma va preparato; in questa linea spingono le forti parole di Isaia nella prima lettura: ("Nel deserto preparate la via al Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio. Ogni valle sia colmata, ogni monte e colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata" Is 40, 3-4) e del Battista nel vangelo. Sono poi molteplici le situazioni e le esperienze che abilitano all'incontro con Dio che viene. Ed è consolante, in questo quadro estremamente serio, intravedere, nella seconda lettura, la possibilità che ci venga garantito un trattamento che sa tener conto delle nostre differenze e dei nostri veri limiti: "Il Signore non ritarda nel compiere la sua promessa, anche se alcuni parlano di lentezza. Egli invece è magnanimo con voi, perché non vuole che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo di pentirsi" (2Pt 3, 9). In conclusione al credente è chiesto di convertirsi in quanto è la conseguenza logica e necessaria del battesimo nello Spirito Santo ricevuto. Esso, per mezzo di Gesù, ci ha resi personalmente e comunitariamente luoghi in cui germina il futuro di speranza.

La vita
(per continuare il lavoro nella riflessione personale)
Cerchiamo ora di interagire col testo del vangelo e chiediamoci :
- Quale parte del vangelo letto (in tutta la sua ampiezza) e commentato mi ha colpito di più e perché?
- Che cosa devo cambiare nella mia vita personale per essere in sintonia con quanto il vangelo ci comunica? Individuare almeno un punto su cui lavorare.
- Nella mia vita sociale (famiglia, lavoro, relazioni, parrocchia) c'è un contributo che io posso dare, per diffondere il vangelo o per realizzarlo, che mi è stato ispirato dal vangelo letto e meditato?
(scegliere un impegno da vivere nella settimana)


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