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Unità Pastorale Madonna della Salute
Goito 18 febbraio 2024 – I Domenica di Quaresima B
Nel deserto Gesù ha vinto SatanaGenesi 9,8-15 • Sal 24 • 1Pietro 3,18-22 • Marco 1,12-15
Lettura
Il vangelo secondo Marco della prima domenica di Quaresima ci porta ad avvenimenti e a contenuti incontrati e approfonditi precedentemente. La prima parte del testo (vv.12-13) si collega immediatamente con la narrazione del battesimo di Gesù al fiume Giordano e la seconda (vv.14-15) già è stata letta e commentata nella II domenica del tempo ordinario. Per questo ci soffermeremo soltanto sui vv.12-13.
Mc 1,12-1512 E subito lo Spirito lo sospinse nel deserto 13 e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.14 Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, 15 e diceva: "Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo".CommentoDopo la discesa dello Spirito su Gesù dai cieli aperti, mentre usciva dal fiume Giordano a battesimo avvenuto, è lo stesso Spirito a spingerlo, letteralmente con forza, nel deserto (v.12). Questo significa che l'esperienza intrapresa da Gesù è collegata col battesimo, ma soprattutto è voluta dallo Spirito e da lui guidata. La permanenza di Gesù nel deserto viene presentata come tentazione da parte di Satana per "quaranta giorni" (v.13a). Sia il deserto come il numero quaranta richiamano una ricca ed interessante simbologia, che ha la sua matrice nella tradizione ebraica presentata nell'Antico Testamento. Chi è interessato a tale approfondimento può leggere con frutto il libro dell'Esodo. L'evangelista Marco vuole offrire un messaggio specifico ai lettori. Egli desidera, infatti, comunicare che con la venuta di Gesù s'instaura un conflitto duraturo tra lui e Satana, il tentatore, cioè colui che fa di tutto per ostacolare la realizzazione della volontà di Dio nell'umanità. Il superamento della tentazione da parte di Gesù ed il risultato conseguente sono rappresentati con due immagini narrative: "Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano". La convivenza pacifica con le fiere ed il servizio angelico a Gesù, diventano segno dell'avvenuto dissolvimento di tutte le disarmonie causate dal peccato. Infatti, la resistenza di Gesù nella tentazione e la sua vittoria, hanno portato l'uomo alla sua condizione originaria perduta a causa del peccato.
È chiaro che il racconto marciano non si preoccupa tanto di presentare la tentazione di Gesù nella sua articolazione (come fanno invece Matteo e Luca), quanto piuttosto di annunciare l'inizio di una nuova realtà che da lui viene inaugurata. Questa si realizza nell'umanità in forza dello Spirito e per mezzo del dono di Gesù. Egli ha lottato nella tentazione ed ha vinto Satana, il tentatore ed il separatore. Per questa ragione tutti coloro che seguono Gesù e diventano suoi discepoli hanno la possibilità di partecipare alla stessa vittoria.
Collegamento fra le lettureLe letture della prima domenica di Quaresima sottolineano particolarmente la pazienza di Dio, articolandola in modi diversi. Nella prima lettura il racconto di Noè, che con i figli e ogni essere vivente sopravvive al diluvio evidenzia la pazienza di Dio, la quale si manifesta e si concretizza nell'alleanza: "io stabilisco la mia alleanza con voi... e con tutte le generazioni future". Anche dopo il diluvio la violenza e la cattiveria si diffondono, eppure l'umanità continua ad esistere. Il segreto per cui la distruzione non si abbatte sul mondo non sta nella santità ormai raggiunta dagli uomini, ma nella benedizione che Dio continua a dare gratuitamente ad essi, segno della sua pazienza: "ricorderò la mia alleanza che è tra me e voi e tra ogni essere che vive in ogni carne e non ci saranno più le acque per il diluvio, per distruggere ogni carne...".
Il brano evangelico sottolinea l'interesse dell'evangelista a presentare l'inizio di una realtà nuova. Questa si realizza in forza dello Spirito e del dono di Gesù, che ha lottato nella tentazione vincendo Satana. Ancora una volta siamo davanti al mistero della pazienza di Dio.
Infine l'apostolo Pietro, nella sua lettera, indica ai cristiani il dono del battesimo ricevuto nella chiesa, segno della pazienza di Dio, fattosi accanto a ciascuno di noi per mezzo di Gesù Cristo: "poche persone furono salvate nell'arca... Immagine del battesimo che ora salva voi; esso... è salvezza di Dio in virtù della resurrezione di Gesù Cristo".
La vita(per continuare il lavoro nella riflessione personale)
Cerchiamo ora di interagire col testo del vangelo e chiediamoci :
- Quale parte del vangelo letto (in tutta la sua ampiezza) e commentato mi ha colpito di più e perché?
- Che cosa devo cambiare nella mia vita personale per essere in sintonia con quanto il vangelo ci comunica? Individuare almeno un punto su cui lavorare.
- Nella mia vita sociale (famiglia, lavoro, relazioni, parrocchia) c'è un contributo che io posso dare, per diffondere il vangelo o per realizzarlo, che mi è stato ispirato dal vangelo letto e meditato?
(scegliere un impegno da vivere nella settimana)