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Lectio divina XX domenica T.O. - C

LETTURA - COMMENTO - VITA
Unità Pastorale Madonna della Salute
Goito 14 agosto 2022, XX Domenica T. O. - Anno C

SALVATI E PROVATI
Geremia 38, 4-6.8-10 . Salmo 39 . Ebrei 12, 1-4 . Luca 12, 49-57

Lettura
La liturgia della Parola continua a presentare gli insegnamenti di Gesù ai discepoli e alla folla. Egli li ha comunicati mentre si reca in modo decisivo verso Gerusalemme. Nella città santa egli avrebbe portato a compimento la sua missione di morte e risurrezione per la salvezza dell'umanità. Questo fatto, che sarebbe accaduto abbastanza presto nella vita di Gesù, carica di particolare significato gli insegnamenti del maestro di Galilea.

Lc 12, 49-57
49Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! 50Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
51Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. 52D'ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; 53si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera".
54Diceva ancora alle folle: "Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: "Arriva la pioggia", e così accade. 55E quando soffia lo scirocco, dite: "Farà caldo", e così accade. 56Ipocriti! Sapete valutare l'aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? 57E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?

Commento
Il brano risulta una raccolta di discorsi di Gesù molto diversi tra loro. Il testo si apre con una parola sul fuoco e sul battesimo (vv. 49 – 50).
Il fuoco è evidentemente collegato col battesimo. Gesù è venuto a portare il giudizio in questo mondo (simboleggiato dal fuoco), affinché il bene sia nettamente separato dal male ed abbia sempre il sopravvento su quest'ultimo. Perché tutto ciò si realizzi, è necessario che Gesù passi attraverso il battesimo della passione – morte – risurrezione e che ogni cristiano partecipi a questo avvenimento attraverso il battesimo ecclesiale. Segue la presentazione di uno scompiglio tra le persone a causa di Gesù (vv. 51 – 53). Chi lo accoglie e cerca di restare fedele ai suoi insegnamenti inevitabilmente ha la vita difficile con gli altri. Così succede che una persona, che è discepolo di Gesù, si trova praticamente divisa dagli altri e specialmente da coloro che le vivono attorno, perché le sue scelte vanno contro corrente: "pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione".
Poi cambiano gli interlocutori. Al posto dei discepoli ora Gesù si rivolge alle folle (vv. 54 – 57). Ad esse rivolge l'invito accorato di giudicare "ciò che è giusto". Tale discorso è supportato da una constatazione che parte dalla loro esperienza: "Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Arriva la pioggia, e così accade . . . !". Così Gesù attacca e critica gli uditori: "Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo?".

La venuta del Signore è decisiva per tutti perché attraverso la sua morte e risurrezione il male è smascherato e vinto ed il bene viene riconosciuto e diffuso. Anche le donne e gli uomini di ogni tempo possono partecipare a questo dono attraverso il battesimo della Chiesa. È necessario però essere accorti. Occorre saper leggere bene i segni della salvezza che viene e accoglierla con disponibilità. È anche opportuno non spaventarsi se la sequela di Cristo produce divisioni con le persone che vivono con noi. Questo fa parte della logica del discepolato.

COLLEGAMENTO FRA LE LETTURE
Il tema della adesione decisa e senza compromessi a Gesù Cristo e al suo vangelo collega la tre letture. Tale decisione provocherà inevitabilmente per i discepoli delle incomprensioni e delle divisioni. Nella prima lettura è presentata una scena della vita di Geremia. Egli, profeta pacifico per eccellenza ed amante della concordia, mandato dal Signore ad annunciare la sua parola, viene visto come fonte di scoraggiamento per il popolo e grande nemico. Per questo i capi, con l'autorizzazione regale, "gettarono Geremia nella cisterna di Malchia, la quale si trovava nell'atrio della prigione". Ma l'opera di Dio non può essere ostacolata e l'inviato del Signore non soccombe davanti ai nemici. Così Geremia viene liberato dal re attraverso l'intercessione di Ebed-Melech l'Etiope. Anche i discepoli di Gesù Cristo sono invitati ad aderire generosamente a lui perché egli solo dona a tutti salvezza attraverso la sua passione – morte – risurrezione. Chi segue tale maestro deve però mettere in conto la persecuzione. Questo fa parte dell'esperienza del discepolo. Le parole della lettera agli Ebrei risuonano allora con particolare attualità nell'assemblea cristiana. I credenti, abbandonato in Cristo ogni peccato, sono invitati a correre con decisione verso di lui. Anch'essi devono portare la croce, sopportando ogni ostilità che deriva dalla scelta di fede. In fine l'autore invita a guardare con speranza a Cristo, per non stancarsi e perdersi d'animo: "non avete ancora resistito fino al sangue nella vostra lotta contro il peccato".

La vita
(per continuare il lavoro nella riflessione personale)
Cerchiamo ora di interagire col testo del vangelo e chiediamoci:
- Quale parte del vangelo letto (in tutta la sua ampiezza) e commentato mi ha colpito di più e perché?
- Che cosa devo cambiare nella mia vita personale per essere in sintonia con quanto il vangelo ci comunica? Individuare almeno un punto su cui lavorare.
- Nella mia vita sociale (famiglia, lavoro, relazioni, parrocchia) c'è un contributo che io posso dare, per diffondere il vangelo o per realizzarlo, che mi è stato ispirato dal vangelo letto e meditato?
(scegliere un impegno da vivere nella settimana)

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