DOMENICA 5 APRILE 2020
Carissimi amiche ed amici delle parrocchie dell'Unità Pastorale Mincio (Goito, Cerlongo, Solarolo e Vasto) buon giorno.
Ci apprestiamo a vivere la Domenica delle Palme e tutta la settimana Santa in un modo inconsueto. Tutte le celebrazioni pubbliche sono sospese ed esse avverranno in forma strettamente privata. Ad esse vi potete partecipare collegandovi sul canale Youtube dell'Unità Pastorale Mincio.
La Settimana Santa inizia con la domenica delle Palme che ci ricorda l'ingresso di Gesù a Gerusalemme. Egli è accolto in modo festoso, ma sappiamo che dopo tale trionfo per lui inizierà l'esperienza dolorosa del tradimento, dell'arresto, del processo, della condanna, dell'esecuzione della sentenza, della crocefissione e della morte.
Oggi come allora sembra vera l'esperienza che si legge nel vangelo di Matteo: "si fece buio su tutta la terra". Siamo anche noi
nel buio a causa del coronavirus, così come lo era Gesù ed abbiamo la sensazione che il Padre ci abbia abbandonato: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?". Gesù però, anche se vive questo momento, non cessa di confidare nel Padre e con la preghiera del Salmo 22 esprime tutta la sua confidenza in lui, la sua fiducia e la sua speranza. Gesù sa che il Padre è con lui nel segno oscuro della nube che si è fatta presente sul Golgota, così come tante volte la nube è nella Scrittura segno della presenza di Dio: nel deserto col popolo ebraico e sul Tabor alla Trasfigurazione.
Anche noi siamo nella tenebra ma non da soli, perché il Padre è con noi nel segno della comunità cristiana alla quale apparteniamo, perché Gesù ha preso su di sé tutto questo negativo che è presente nel mondo fino alla fine dei tempi e lo ha redento, lo ha trasformato con la sua passione e morte. Egli ci ha donato la speranza della vita eterna, nella quale tutti ci porterà dopo che egli stesso l'ha inaugurata per sempre. Gesù ha portato con sé sul calvario tutti coloro che sono morti in questi giorni in un modo così assurdo e senza nessuno accanto, tutti gli ammalati, tutte le sofferenze delle famiglie, come ci ricorda papa Francesco. Quindi anche se isolati e costretti a "stare in casa", non siamo soli e le celebrazioni che avvengono nella nostra Basilica, in questo tempo di Passione e alle quali abbiamo la possibilità di partecipare dalle nostre case, rinforzano la nostra comunione col Signore e tra di noi, sono il segno concreto che non siamo soli e che Gesù è con noi. Lui è con noi e noi siamo con lui e questa famiglia si rafforza e si unisce sempre di più. Io ne sono certo perché Gesù è all'opera tra di noi col suo Santo Spirito e col Padre non ci abbandonano mai. Rinnoviamo questa fiducia nelle celebrazioni della Settimana Santa, facciamolo insieme per crescere nella fede nella speranza e nell'amore.
Maria la madre del Signore e la Madre nostra, che veneriamo col titolo di "Madonna della salute", ci sostenga in questo cammino, ci protegga da ogni male e ci aiuti a camminare in comunione tra di noi e col Signore.
N.B.
Sul sito dell'Unità Pastorale Mincio troverete da questa sera un piccolo strumento per la preghiera in famiglia. Oltre a seguire le celebrazioni in Parrocchia, del Vescovo o del Papa, potete nei giorni più significativi della Settimana trovare un piccolo momento tra di voi in famiglia per la preghiera. Riuniti insieme attorno ad un tavolo, pregate nei prossimi giorni.
Raccomando sempre la lettura della Sacra Scrittura ed in particolare di seguire il commento al vangelo della domenica: "la lectio".
Se potete raccomando anche la preghiera del santo Rosario, seguendola sui media.
Per la Domenica delle Palme non sarà distribuito in chiesa, l'ulivo che avete in casa, o qualsiasi ramo verde, sarà benedetto in contemporanea con quello della chiesa e avrà lo stesso significato. Alla fine della S. Messa di domani ci sarà un breve momento di adorazione eucaristica e poi mi recherò sul sagrato per benedire con l'Eucaristia tutti gli abitanti della nostra Unità Pastorale e per chiedere il dono della guarigione e della liberazione dal virus.
Buona domenica delle Palme a tutti
don Marco