LETTURA - COMMENTO - VITA
Unità Pastorale Madonna della Salute
Goito 17 aprile 2022, Pasqua di risurrezione - Anno C
Pasqua: ricordare le parole di GesùAtti, 10, 34.37-43 . Salmo 117 . Colossesi 3, 1-4 . Luca 24, 1-12
LetturaLe donne non sono figure nuove nella narrazione lucana. Erano presenti accanto a Gesù già durante il ministero in Galilea. Anche alla passione e alla morte erano con lui: hanno pianto su Gesù e guardavano da lontano quanto avveniva sul Calvario. Con Giuseppe d'Arimatea sono andate al sepolcro e hanno visto dove veniva sepolto Gesù. Mentre aspettavano che trascorresse il sabato, hanno preparato gli aromi e gli oli profumati per onorare, con un gesto affettuoso, l'amico ed il maestro giustiziato.
Lc 24, 1-121Il primo giorno della settimana, al mattino presto esse si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. 2Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro 3e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. 4Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. 5Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: "Perché cercate tra i morti colui che è vivo? 6Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea 7e diceva: "Bisogna che il Figlio dell'uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno"". 8Ed esse si ricordarono delle sue parole 9e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. 10Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli apostoli. 11Quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento e non credevano ad esse. 12Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto i teli. E tornò indietro, pieno di stupore per l'accaduto.CommentoIl racconto inizia con la notizia delle donne che "al mattino presto si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato". Tutto era secondo la norma ed in continuità con quanto prima era accaduto; non traspariva nulla di significativo. Anche "la pietra rimossa" ed il sepolcro vuoto sembravano non suscitare reazioni particolari nelle donne. Infatti il ritrovamento della tomba vuota e l'assenza del corpo di Gesù, non erano ancora elementi capaci di suscitare la fede. Quanto le donne avevano fatto fino a quel punto, faceva parte della dimensione umana, tutti si comportavano così con i morti illustri e non emergeva la fede. A questo punto la narrazione segna una svolta decisiva: "ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante". Costoro rivolsero alle donne una domanda di rimprovero, perché esse stavano cercando tra i morti colui che era vivo. A testa bassa e piene di paura, in quanto percepivano di essere a contatto col divino, le donne si rendevano conto che qualcosa di grande stava accadendo. Infatti gli angeli comunicarono ad esse che Gesù era vivo ed era risuscitato; tale avvenimento poteva essere compreso soltanto se si ricordavano le parole insegnate da lui durante il suo ministero: "ricordatevi come vi parlò". Ricordare significa far emergere nella vita quanto è stato sperimentato nel passato e richiamare alla memoria, approfondendolo, ciò che fu assimilato non adeguatamente. Questo modo di ricordare non è archeologia, ma attività che produce profondità e fecondità di vita perché pone in comunione col Signore. "Ed esse si ricordarono delle sue parole", cioè si innestarono con fede negli insegnamenti di Gesù, lasciandosi coinvolgere completamente. Solo così poterono ricevere l'impulso nuovo dell'evangelizzazione: "annunciarono tutto questo agli undici e a tutti gli altri". Si diventa evangelizzatori coraggiosi credendo alla parola di Gesù. Le parole delle donne non furono accolte pacificamente al punto che "parvero come un vaneggiamento". Allora Pietro corse al sepolcro e, trovatolo vuoto, restò pieno di stupore. Soltanto la memoria credente delle parole di Gesù suscita fede, da vita nuova e porta ad incontrare realmente il risorto.
Luca, scrivendo questo testo, come tutto il suo vangelo, ha presente i credenti che aderirono alla fede dopo la generazione apostolica. La fragilità della loro fede e lo smarrimento del loro pensiero possono essere superati se ricordano le parole di Gesù, cioè se poggiano la loro vita sull'insegnamento ricevuto e che è stato tramandato fino ad oggi. Anche noi siamo tanti "Teofilo" chiamati ad accogliere l'annuncio di salvezza, portato dai ministri della parola, affinché ci si renda conto della solidità degli insegnamenti ricevuti, si ravvivi l'incontro con il Risorto e si diventi degli autentici evangelizzatori.
COLLEGAMENTO TRA LE LETTURELa risurrezione di Gesù dà unità alle letture odierne. La risurrezione è l'evento decisivo di tutta la vita cristiana ed è il punto cruciale su cui la fede è messa a dura prova. Non ci sono prove e non ci sono segni su cui ancorare la fede. Resta soltanto la forza del ricordo delle parole dette da Gesù, che sono state tramandate e sono giunte fino a noi. Su questa roccia siamo chiamati anche oggi a fondare la nostra fede. È l'esperienza fatta dai primi discepoli. Essi riscaldati dalle Scritture spiegate lo hanno visto ed incontrato. Da tale esperienza trae origine l'autorevolezza dell'annuncio di Pietro, come leggiamo nella prima lettura. La lettera ai Colossesi presenta la risurrezione di Cristo mistero centrale della vita cristiana: "se siete risorti con Cristo... Voi siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio". Questo significa che il cristiano, che crede nella risurrezione di Gesù, non può soccombere sotto i suoi limiti o le sue povertà. Egli è invitato a conservare la speranza e a credere che le parole di Paolo diventeranno evento per tutti.
La vita(per continuare il lavoro nella riflessione personale)
Cerchiamo ora di interagire col testo del vangelo e chiediamoci:
- Quale parte del vangelo letto (in tutta la sua ampiezza) e commentato mi ha colpito di più e perché?
- Che cosa devo cambiare nella mia vita personale per essere in sintonia con quanto il vangelo ci comunica? Individuare almeno un punto su cui lavorare.
- Nella mia vita sociale (famiglia, lavoro, relazioni, parrocchia) c'è un contributo che io posso dare, per diffondere il vangelo o per realizzarlo, che mi è stato ispirato dal vangelo letto e meditato?
(scegliere un impegno da vivere nella settimana)