Presentazione del Signore al tempio 2025

LETTURA - COMMENTO - VITA
Unità Pastorale Madonna della Salute
Goito 2 febbraio 2025, Presentazione del Signore al Tempio

GESÙ: LUCE PER TUTTI I POPOLI
Ml 3, 1-4; Sal 23; Eb 2, 14-18; Lc 2, 22-40.

Lettura
La festa della presentazione al Tempio di Gesù ci riporta ai racconti dell'infanzia secondo la narrazione di san Luca. Nel secondo capitolo l'evangelista, dopo aver presentato la nascita di Gesù e la sua manifestazione ai pastori (2,1-20), si preoccupa di indicare il compimento da parte della famiglia di Nazaret di alcune norme prescritte dalla religiosità ebraica: la circoncisione e l'imposizione del nome (2,21), la presentazione al Tempio del figlio primogenito (2,22-39) ed il pellegrinaggio pasquale al Tempio, quando Gesù era dodicenne (2,41-51).

LC 2,22-40
22Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore - 23come è scritto nella legge del Signore: Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore - 24e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
25Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. 26Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. 27Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, 28anch'egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
29"Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, 30perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, 31preparata da te davanti a tutti i popoli:
32luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele".
33Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. 34Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: "Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione 35- e anche a te una spada trafiggerà l'anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori".
36C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuele, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, 37era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. 38Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
39Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. 40Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.

Commento
Il racconto contiene due episodi: l'incontro con Simeone (vv.25-35) e la venuta della profetessa Anna (vv.36-38). Essi sono incorniciati da una introduzione (vv.22-24), che presenta l'adempimento della "Legge del Signore", e da una notizia conclusiva (v.39), riguardante il ritorno a Nazaret della famiglia, con l'aggiunta del sommario sulla crescita di Gesù (v.40). Il testo è molto elaborato e ricco di significati. Soffermiamo l'attenzione particolarmente su Simeone e sul suo cantico, in quanto sembrano portare una riflessione caratteristica dell'evangelista. Simeone è la figura tipica dell'ebreo devoto (v.25) che, proprio per la sua umiltà, ha il dono dello Spirito Santo (v.26), il quale è la forza che lo muove e lo porta ad andare verso la salvezza presente nel Tempio: Cristo Signore. Da questo incontro scaturisce il cantico del vegliardo, che può essere visto come l'inno di tutta l'umanità, la quale, per mezzo della Parola fatta carne, ritrova la pace (v.29). Gesù infatti è presentato come la salvezza preparata da Dio per tutti i popoli e per questo "luce per illuminare le genti". Nello stesso tempo Gesù è cantato "gloria del tuo popolo Israele", cioè colui che rende il popolo eletto capace di fedeltà al suo Dio (v.32). Per tale ragione Israele sarà allora manifestazione del Signore, per la convocazione universale di un'unica assemblea di Dio, costituita non solo da israeliti, ma da tutti gli uomini. Tale prospettiva genera sicuramente stupore (v.33) e nello stesso tempo si pone "segno di contraddizione" (v.34) e fonte di dolore per lo spirito (v.35).
L'esecuzione di una prescrizione, contenuta nella legge mosaica, diventa per l'evangelista l'occasione per presentare Gesù come la salvezza per tutti i popoli. Questo obiettivo si realizzerà pienamente quando il primo Israele ed il nuovo (la Chiesa), superando le difficoltà suscitate dalla storia e dalla natura umana, manifesteranno in povertà e umiltà il Signore, per creare per mezzo suo un'assemblea universale di pace.

COLLEGAMENTO FRA LE LETTURE
Il tema della salvezza che scaturisce dal Tempio del Signore unisce le tre letture. Nella prima il profeta Malachia proclama che la salvezza, indicata come nuova alleanza, sarà realizzata da un messaggero di Dio: "Ecco, io manderò un mio messaggero". La sua opera purificatrice partirà dal "Tempio del Signore". L'evangelista san Luca, presentando Gesù nel Tempio fra le braccia di Simeone ed Anna, indica il salvatore che realizza le profezie e nello stesso tempo le travalica in quanto la sua opera sarà a beneficio di tutte le genti. La lettera agli Ebrei sottolinea, infine, che Gesù, nuovo "sommo sacerdote", "fedele nelle cose che riguardano Dio", si prende cura degli uomini, perché "in tutto si è reso simile ai fratelli". Egli allora "è in grado di venire in aiuto" a tutti coloro che sono nel bisogno.

La vita
(per continuare il lavoro nella riflessione personale)
Cerchiamo ora di interagire col testo del vangelo e chiediamoci :
- Quale parte del vangelo letto (in tutta la sua ampiezza) e commentato mi ha colpito di più e perché?
- Che cosa devo cambiare nella mia vita personale per essere in sintonia con quanto il vangelo ci comunica? Individuare almeno un punto su cui lavorare.
- Nella mia vita sociale (famiglia, lavoro, relazioni, parrocchia) c'è un contributo che io posso dare, per diffondere il vangelo o per realizzarlo, che mi è stato ispirato dal vangelo letto e meditato?
(scegliere un impegno da vivere nella settimana)